Comunicato stampa di Italia Nostra in solidarietà a Don Bizzotto
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- Creato Venerdì, 23 Agosto 2013 12:08
Pubblichiamo uno sferzante Comunicato stampa che la sede regionale di Italia Nostra, associazione culturale che opera da oltre cinquant'anni per la tutela ambientale e paesaggistica, ha diffuso a sostegno dell'iniziativa di Don Albino Bizzotto.
Comunicato Stampa Italia Nostra Veneto
Il Consiglio Regionale Veneto di Italia Nostra esprime la sua solidarietà a don Albino Bizzotto, impegnato dal 16 agosto nel digiuno contro l'inarrestabile devastazione del territorio veneto, devastazione della quale sono direttamente responsabili le amministrazioni pubbliche e le lobbies economiche, unite da strategie infrastrutturali e immobiliaristiche che, escludendo i cittadini da ogni scelta, calano sulla testa delle comunità progetti che ne stravolgono l'identità e la vita.
Esempio macroscopico di democrazia negata, le "grandi opere" non rispondono affatto alle esigenze dei territori (basti pensare alla Valdastico sud, piazzata in una delle zone meno congestionate e più intatte del Veneto) ma nascondono troppo spesso finalità più o meno inconfessabili, che vanno dalla necessità di vedersi prolungare le concessioni autostradali, a tutta una serie di interessi criminali che le recenti indagini della magistratura hanno fatto emergere e che si traducono in un colossale saccheggio di risorse pubbliche a vantaggio di pochi.
Le grandi infrastrutture, cui fa da corollario un incessante, capillare, quotidiano stillicidio di interventi "minori" di cui sono responsabili anche moltissime amministrazioni comunali, stanno consumando a ritmi intollerabili quanto resta del suolo della regione, stravolgendo senza rimedio secolari equilibri ambientali e paesaggistici nei quali si sono riconosciute generazioni di veneti e di cui saranno privati i cittadini del futuro, destinati a vivere in un paesaggio degradato e allucinato.
Da decenni anche noi denunciamo inutilmente questo intollerabile stato di cose. Ora chiediamo con più forza che finalmente si cambi, e subito.
La presidente Maria Letizia Panajotti