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Pace in bici 2017

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 Programma Pace in Bici 2017

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INVITO A PARTECIPARE A PACE IN BICI

Quest’anno abbiamo una ragione più una per correre insieme “Pace in bici”.
Per la preparazione e l’organizzazione dell’iniziativa siamo fuori ogni tempo massimo,  ma quanto raggiunto il 7 luglio scorso alla Conferenza dell’ONU con il Trattato sul divieto delle armi nucleari rimette tutti in corsa con nuova energia e fiducia:
1.      Il risultato è il frutto di un lavoro multilaterale ONU, lungo, paziente, propositivo e costruttivo, dove tutto quello che ci ha tenuto impegnati da anni e a vari livelli, trova il suo “habitat” con la gioia di sentirci con tantissimi altri promotori e responsabili di un processo buono per tutta l’umanità.
2.      Dopo anni di una ONU sempre meno autorevole, imbrigliata dai veti incrociati dei cinque componenti permanenti del Consiglio di Sicurezza,  abbiamo sentito risuonare ancora quel “Noi, popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra…” del Preambolo dello Statuto ONU.
I potentati atomici e i loro alleati hanno tentato di ostacolare e fermare il cammino dei 122 Stati, accompagnati dai movimenti per la pace e il disarmo di tutto il mondo, che hanno approvato il Trattato, ma non ci sono riusciti.
Di fatto per la prima volta, dopo tanto tempo, i popoli della Terra, che contano meno nelle grandi decisioni, hanno avviato per tutta l’umanità il processo di una storia nuova aperta al futuro.
3.      Il nuovo Trattato inizia con le parole: “Determinati a contribuire alla realizzazione degli scopi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite”. Di mezzo quindi non ci sono solo le armi nucleari, ma l’impulso cosciente a una ripartenza dell’ONU su una base più rappresentativa e democratica.
L’Italia, come quasi tutti gli Stati europei, ha preferito scegliere l’alleanza cui è vincolata, piuttosto che partecipare all’aspirazione e alla volontà dei popoli, anche quello italiano, di uscire definitivamente da tutto il nucleare militare.
E’ il compito che ci rimane. Tutto quanto costruito con “Mayors for Peace”, con le varie manifestazioni e raccolte di firme, verrà ripreso e riorientato al Governo italiano, perché si arrivi presto alla adesione al Trattato e si abbia il coraggio di scelte nuove in politica nazionale ed europea.
Intanto cominciamo con “Pace in Bici” partendo da Padova ci sembra doveroso, assieme al Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova non solo fare memoria, ma rendere onore al Prof Antonio Papisca, che ha sempre lavorato perché la pace trovasse nell’ONU l’istituzione più naturale, più vicina e più alta per tutte le comunità umane, Stati compresi. L’assemblea ONU il 19/12/ 2016 ha approvato la Dichiarazione al Diritto alla Pace che dà ulteriore forza alla concretezza ed effettività al Trattato sul divieto delle armi nucleari.
Vogliamo valorizzare anche l’iniziativa del Tavolo intercomunale per la Pace che coinvolge i comuni del Miranese.

Beati i costruttori di pace

Padova, 21 luglio 2017

 

   

Pace in bici  

   

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